Come nasce l’idea Milk Run

L’idea Milk Run vede la luce prima dell’avvento della grande distribuzione organizzata. Fino agl’anni 60 il latte era ritirato dai vari piccoli produttori agricoli, per i quali era sconveniente consegnarlo di persona, portato alle centrali del latte e da li successivamente distribuito porta a porta con il ritiro dei vuoti.

Era un metodo efficiente che consentiva l’approvvigionamento e la distribuzione capillare di un bene di largo consumo ad alta deperibilità in un mondo pre-frigorifero, prodotto per lo più da piccole realtà, disperse nelle zone rurali attorno ai centri abitati.

Si riusciva così a coniugare l’interesse reciproco di produttore e consumatore, creando un sistema virtuoso in cui si limitavano gli sprechi, si rispettava l’ambiente e si evitavano gli ammanchi.

Dalla Milk Run del latte a quella industriale

Pensando ora al mondo logistico-industriale moderno, altamente frammentato, specializzato e interconnesso, dove però difficilmente l’intera produzione di un bene dai semilavorati di partenza al prodotto finito, avviene tutto in un unico impianto produttivo e vi è la necessità di reperire i vari componenti per le linee di assemblaggio evitando al contempo di dover effettuare grandi ordini da dover stoccare in altrettanto grandi magazzini: come fare? Milk Run!

Ebbene sì, i principi Milk Run sono passati dalla distribuzione del latte, all’applicazione nelle industrie produttive di mezzo mondo, che necessitano di produzione Just in time, senza magazzini con onerosi costi di gestione e rischi connessi, stoccando solo le scorte strettamente o poco più necessarie per evitare che le linee produttive si blocchino.

milk run schema funzionamento

La sua applicazione oggi

La grande industria odierna organizza i trasporti di raccolta materiali e componenti dai suoi fornitori prevedendo anticipatamente il fabbisogno medio delle linee produttive e ottimizzando i percorsi di approvvigionamento così da rendere efficienti le tratte percorse e allineando i tempi di trasporto con i tempi produttivi evitando lunghe tratte per pochi elementi da trasportare che non renderebbero ottimizzato il trasporto.

Nel pianificare il Milk Run si deve inoltre tener conto delle aree di raccolta, delle quantità che si prevedono per il trasporto, dei tempi di disponibilità dei materiali da ritirare/consegnare e di tutte le altre informazioni necessarie a costruire un giro di presa/consegna “tipo”.

Miglioramenti logistici attraverso l’applicazione dei principi Milk Run

  • razionalizzazione dei flussi di approvvigionamento: piccoli carichi presso diversi fornitori in modo da saturare il mezzo di trasporto e al contempo avere tutti i componenti necessari per le diverse fasi produttive.
  •  diminuzione dei mezzi circolanti e dei km percorsi
  • riduzione dei costi di magazzino: grazie all’arrivo unicamente dei pezzi necessari alle linee di produzione fino al prossimo giro di approvvigionamento il magazzino tende a diminuirsi dimensionalmente.
  • riduzione dei costi di trasporto e logistica: essendo ogni trasporto ottimizzato e tendenzialmente a pieno carico si diminuiscono i costi legati al trasporto. Diminuendo il numero dei trasporti si diminuiscono anche i costi logistici dovuti allo stoccaggio e tenuta della merce.

Da un’idea di un secolo fa, un applicazione estremamente attuale e quantomai utile per il mondo produttivo contemporaneo.